XXI DOMENICA TEMPO ORDINARIO (A)

XXI DOMENICA TEMPO ORDINARIO (A)
Is 22, 19 – 23 ; Salmo 137 (138); Rm 11, 33 – 36
MT 16, 13 – 20
TEMA : Riconoscimento – Fiducia

• In quel tempo, Gesù, giunto nella regione di Cesarea di Filippo, domandò ai suoi discepoli: “La gente chi dice che sia il Figlio dell’uomo?”.
Gesù vuole che i suoi discepoli non seguano le teorie del mondo, le dicerie della storia, le parole vane della gente. Ma questa è una tentazione perenne che avvolge ed avvolgerà sempre il cristiano, il quale spesso è sedotto dal pensiero mondano, incapace di un sano discernimento, di una certezza nella verità della sua fede. Ognuno deve pertanto essere sempre in grado di operare la distinzione tra ciò che si dice su Cristo e ciò che lui stesso deve sapere e quindi dire. Questo discernimento necessita istruzione, formazione, educazione alla retta fede, crescita nella verità della salvezza. Purtroppo a causa dell’ignoranza religiosa, la confusione, l’indecisione, l’indifferenza sono il pane quotidiano dei cristiani. La crisi morale dei nostri giorni trova nell’ignoranza una delle causa più profonde; e così vale anche per il rigurgito del neopaganesimo che con prepotenza sta insorgendo ed imperando.

• Risposero: “Alcuni dicono Giovanni il Battista, altri Elia, altri Geremia o qualcuno dei profeti”.
La gente avverte qualcosa; c’è un senso di soprannaturalità, qualcosa che viene dal cielo. La sua scienza si ferma qui; non va oltre. Oltre è possibile solo attraverso l’illuminazione della mente e del cuore; oltre è possibile solo per conoscenza di rivelazione. Ai nostri giorni è possibile andare oltre l’idea vaga su Cristo solo attraverso un’opera intensa di formazione costante e sistematica nelle verità della fede.

• Disse loro: “Ma voi, chi dite che io sia?”.
Gesù dai suoi discepoli non vuole una idea vaga, indistinta, indeterminata su di sé, egli li vuole certi, infallibili, sicuri. La fede è certezza, sicurezza, infallibilità. Purtroppo oggi anche nella fede regnano tante indecisioni, imprecisioni, improvvisazioni, invenzioni, trasformazioni, mutamenti deleteri.

• Rispose Simon Pietro: “Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente”.
Pietro dona la giusta risposta. Gesù è il Messia attesa, ma egli è il Figlio di Dio. Da figlio di Davide (la gente) a Figlio di Dio (per Pietro). è un passaggio importantissimo per la crescita nel loro cuore della retta comprensione della Persona e della Missione di Gesù.

• E Gesù gli disse: “Beato sei tu, Simone, figlio di Giona, perché né carne né sangue te lo hanno rivelato, ma il Padre mio che è nei cieli.
Ciò che Pietro ha detto di Gesù non viene dalla natura umana, dalla scienza e dalla conoscenza della terra. Solo per rivelazione dall’alto si può conoscere secondo verità la Persona e la Missione di Gesù Signore. Chi non si apre alla rivelazione, chi non affida il proprio cuore allo Spirito di Dio e la propria anima al Padre di ogni rivelazione, avrà sempre una conoscenza parziale di Gesù. Essa sarà o troppo celeste, o troppo terrena; o poco celeste e poco terrena; per niente celeste, tutta terrena. La storia conferma che senza l’interiore illuminazione dello Spirito di Dio quanti parlano di Gesù lo fanno sempre in modo limitato, parziale, unilaterale. Senza lo Spirito non si può conoscere chi realmente e veramente è Gesù.

• E io a te dico: Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia chiesa e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa.
E’ promessa inaudita: la chiesa fondata su Pietro godrà per sempre la stabilità veritativa. Chi entra e dimora in essa potrà sempre conoscere il vero Gesù; fuori della Chiesa fondata su Pietro non è garantita questa certezza; potrebbe esserci un Gesù più o meno vero, più o meno falso. Sovente è molto più falso che vero.

• A te darò le chiavi del regno dei cieli, e tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli”.
A Pietro è dato anche la potestà di governare. Egli cioè nel corso della storia dovrà sempre trovare la via di giustizia e di verità per condurre il popolo del Signore nel regno dei cieli. La facoltà di sciogliere e di legare è sempre da esercitare alla luce della saggezza, dell’intelligenza, della conoscenza e della fortezza dello Spirito Santo. Pietro dovrà pertanto essere legato in modo specialissimo allo Spirito Santo di Dio. Dovrà sempre sapere con esattezza cosa sciogliere e cosa legare; quando sciogliere e quando legare. Lo Spirito Santo si sa è Spirito di Santità ed abita in un cuore santo. A Pietro più che ad ogni altro necessita la santità; farsi santo e lasciarsi santificare da Dio è per lui il primo obbligo.

• Allora ordinò ai discepoli di non dire ad alcuno che egli era il Cristo.
Questa proibizione è giustificata a causa della valenza politica che il termine “Messia” aveva assunto tra i contemporanei di Gesù. Secondo Dio e la santa rivelazione quella del “messia” è missione assai differente, divinamente molto differente. La via del suo trionfo è l’umiliazione; la via della gloria è l’abbassamento.

Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa (M. Costantino di Bruno)
Molte sono le chiese, una è però quella vera nella quale sussiste la pienezza della verità e della grazia di Cristo Gesù. Questa unica chiesa vera è quella fondata su Pietro, la roccia viva che riesce a superare tutte le intemperie. A questa unica chiesa vera si può applicare la similitudine di Cristo Gesù sull'uomo stolto e l'uomo saggio: "Perciò chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica, sarà simile a un uomo saggio, che ha costruito la sua casa sulla roccia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ma essa non cadde, perché era fondata sulla roccia. scolta queste mie parole e non le mette in pratica, sarà simile a un uomo stolto, che ha costruito la sua casa sulla sabbia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ed essa cadde e la sua rovina fu grande" (Mt 7,24-27). Quella fondata su Pietro è chiesa saggia, vera, santa. Quelle non fondate su Pietro non possono dirsi sagge, perché sono carenti in molte cose.
Nella Chiesa vera è esistita, esiste, esisterà sempre la pienezza della verità e della grazia di Cristo Gesù. Nella verità camminerà ed ogni giorno avanzerà verso la verità tutta intera. Inoltre questa Chiesa si nutre con la grazia che scaturisce dai sacramenti. Le porte degli inferi mai potranno prevalere contro di essa. La verità la illuminerà sempre e sempre crescerà di verità in verità, sotto la guida sapiente, perché divina, dello Spirito Santo. Quante invece non sono fondate su Pietro, sono chiese che vengono sballottate dalle eresie, falsità, menzogne, inganni su Cristo, sullo Spirito Santo, su Dio, sulla nostra umanità, sul presente e sul futuro. Sono chiese sulle quali prevalgono le potenze degli inferi. Alcune mancano di ogni forza e dono di grazia, altre sono carenti della pienezza della verità, possiedono delle verità, ma non la pienezza e completezza di essa e neanche la sua attualità, che è solo dono dello Spirito Santo a quella Chiesa che è fondata su Pietro.
La promessa che Gesù oggi fa a Pietro è semplice nella sua formulazione e comprensione: durante tutto il corso della storia, fino alla consumazione dei secoli, Pietro saprà sempre chi è Cristo Gesù e sempre lo darà al mondo nella sua pienezza di grazia e di verità. Mai le potenze degli inferi potranno prevalere su Pietro e sul suo insegnamento con il quale nutre i discepoli di Gesù. Mai potranno oscurare la verità che è fatta insieme di dono della Parola e dono della grazia, dono del Cristo Parola e dono del Cristo nel sangue e nell'acqua che sono usciti dal suo costato aperto sulla croce. Tutto questo avviene non per merito di Pietro, ma per promessa divina. Così Gesù insegna ad ogni uomo, che se vuole, potrà sempre sapere dov'è la vera Chiesa e dove regnano la sua grazia e la sua verità in modo pieno, perfetto, senza equivoci, senza alcun errore. Pietro è garanzia di verità e di autentica grazia non solo per la Chiesa, ma per tutto il genere umano. Ogni ora sa dove poter trovare la verità di Gesù.
Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli e Santi, fateci vera Chiesa con Pietro.
Spunti di riflessione:
- Quali sono le opinioni che nella nostra comunità esistono su Gesù? Queste differenze nel modo di vivere e di esprimere la fede arricchiscono la comunità o rendono difficile il cammino?
- Che tipo di pietra è la nostra comunità? Qual è la missione che ne risulta per noi?
- Perché oggi Gesù chiede ai discepoli di esprimersi sulla sua identità? Perché vuole che lo riconoscano?
- Gesù chiede: chi sono io per la gente… e per voi? Cioè, per me, per te. Chi è lui per te, a partire dalla tua esperienza?
- Matteo è l’evangelista che sta più attento alla Chiesa come istituzione: qui mette in rilievo la figura di Pietro come fondamento della Chiesa. Ti sei mai posto la domanda di come dovrebbe essere la Chiesa stando all’idea di Gesù?