San Giuseppe Lavoratore 2021

Pubblicata il 28/04/2021

La festa solenne di San Giuseppe è il 19 marzo ma è molto festeggiato in campo liturgico e sociale anche il 1° maggio, festa del lavoro, quale patrono degli artigiani e degli operai.
“E al popolo stava a cuore il lavoro” (Ne 3,38) è il titolo del messaggio pubblicato dalla Commissione Episcopale per i Problemi Sociali e il Lavoro, la Giustizia e la Pace della Conferenza Episcopale Italiana. In questo giorno della «festa del lavoro», sotto il patrocinio di San Giuseppe lavoratore, ci riuniamo in assemblea eucaristica alle ore 09.30, al termine benedizione dei lavoratori.
Con la Lettera apostolica “Patris corde – Con cuore di Padre”, Papa Francesco ricorda il 150° anniversario della dichiarazione di San Giuseppe quale Patrono della Chiesa universale. Per ottenere l'indulgenza plenaria legata alla giornata seguire le indicazioni della Chiesa.


In occasione dell’Anno di San Giuseppe, si concedono speciali indulgenze.


Si concede l’Indulgenza plenaria alle consuete condizioni (confessione sacramentale, comunione eucaristica e preghiera secondo le intenzioni del Santo Padre)
• ai fedeli che, con l’animo distaccato da qualsiasi peccato, reciteranno l’orazione “A te, o Beato Giuseppe” nei seguenti giorni:
19 marzo e del 1° maggio,
– nella Festa della Santa Famiglia di Gesù, Maria e Giuseppe,
– il 19 di ogni mese e ogni mercoledì, giorno dedicato alla memoria del Santo secondo la tradizione latina.
• a quanti reciteranno il Rosario, nelle famiglie e tra fidanzati;
• a “chiunque affiderà quotidianamente la propria attività alla protezione di San Giuseppe e a ogni fedele che invocherà con preghiere l’intercessione dell’Artigiano di Nazareth, affinché chi è in cerca di lavoro possa trovare un’occupazione e il lavoro di tutti sia più dignitoso”;
• Ogni prima domenica del mese, la raccolta dei viveri per le famiglie bisognose sarà offerta in onore del Santo della Provvidenza. Ciò permetterà, secondo le indicazioni della Penitenzieria Apostolica, di ottenere l’indulgenza Plenaria, riservata anche per chi adempie le opere di misericordia corporale. (dal decreto della Penitenzieria Apostolica).